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La Potenza dei Mantra

apr 24, 2024

Mantra, Potenti Strumenti di Guarigione

Il Mantra, Espressione Sacra del Pensiero che Agisce

Il termine "Mantra" (devanāgarī) ha un significato profondo: esso rappresenta un veicolo per il pensiero o il pensare, un'essenza sacra che si manifesta attraverso i versi dei Veda, formule sacre indirizzate ai deva, pratiche mistico-magiche, preghiere, canti sacri e tecniche meditative o religiose.


L'origine del mantra è radicata nell'antica cultura indiana, permeando le varie tradizioni religiose del Vedismo, del Brahmanesimo, del Buddismo, del Giainismo, dell'Induismo e del Sikhismo. Attraverso il Buddhismo, questa pratica si è diffusa ampiamente in tutta l'Asia, raggiungendo il Tibet, la Cina e poi il Giappone, la Corea e il Vietnam.


Il termine "mantra" deriva dalla combinazione di due parole sanscrite: il verbo "man", che significa "pensare", e il suffisso

"tra", che indica un'azione o un compimento. Secondo un'interpretazione etimologica tradizionale, il termine "mantra" potrebbe derivare anche dal verbo "man", associato al termine sanscrito "tra" che significa "proteggere", suggerendo così

un significato di "pensiero che protegge".


Dunque, possiamo concepire il mantra come uno strumento che facilita la liberazione della mente, parole sacre che inducono uno stato di profonda meditazione. Se ripetuti correttamente, con la giusta pronuncia e una preparazione mentale adeguata, i mantra hanno il potere di migliorare il nostro stato emotivo, aumentare la consapevolezza e promuovere la serenità interiore.



Va notato che i mantra non necessariamente vengono recitati ad alta voce: spesso il semplice ascolto è sufficiente per beneficiare delle loro proprietà terapeutiche e spirituali.


Il Mantra nelle Varie Culture Orientali

Nell'antica letteratura vedica, il concetto di mantra assume principalmente la funzione di "invocazione" ai deva, le divinità, con l'obiettivo di ottenere favori come per esempio una vita longeva. Questi mantra venivano recitati ad alta voce o mormorati dai sacerdoti durante i vari rituali (Yajña), dove la selezione accurata dei mantra era essenziale per stabilire una comunicazione con le divinità.


Secondo la tradizione vedica, i Veda sono considerati trasmessi ai "cantori" fin dai tempi primordiali, e i versi contenuti in essi sono considerati mantra "increati" ed "eterni", rivelatori della vera natura del cosmo. Verso la fine del II millennio a.C., si osserva che l'importanza dei mantra non risiedeva tanto nel loro significato quanto nella loro potenza sonora. Molti di questi versi erano infatti privi di traduzione e comprensione diretta. Tale aspetto, di ciò che è indefinibile e non manifesto, rappresentava l'infinito e l'illimitato, concetti che avrebbero fornito le basi teologiche per le successive dottrine sulla natura e sulla funzione dei mantra, come riscontrabile nei Brāhmaṇa.


Nelle epoche successive, per coloro che si dedicavano allo studio dei Veda, divenne più rilevante memorizzare con precisione i testi, prestando particolare attenzione alla pronuncia e all'accento, piuttosto che comprendere il loro

significato. La pratica della recitazione dei mantra permea la vita di un devoto hindu, accompagnandolo in molteplici momenti della sua esistenza quotidiana. Questa pratica serve a scopi sia sacri che magici, come onorare le divinità, ottenere poteri sovrannaturali, stabilire contatti con gli antenati, purificare il corpo, guarire dalle malattie fisiche e molto altro ancora.


Il mantra era principalmente un inno recitato durante le cerimonie liturgiche per invocare le divinità o influenzare magicamente la realtà. Tali pratiche si sono sviluppate successivamente, soprattutto nell'ambito tantrico, sia induista che buddista, dove i mantra associati alle divinità sono considerati la manifestazione sonora stessa delle divinità o rappresentano concetti come parti del corpo o del cosmo.


La Pratica dei Mantra

Un mantra, sempre rigorosamente in lingua sanscrita, può essere recitato ad alta voce, sussurrato o enunciato solo mentalmente, nel silenzio della meditazione, ma è fondamentale mantenere l'intonazione corretta, altrimenti rischia di perdere la sua efficacia. È importante sottolineare che un mantra non può essere appreso semplicemente da un testo; viene trasmesso direttamente da un guru, un maestro spirituale che consacra il mantra stesso.


Solitamente, la recitazione del mantra avviene utilizzando l'akṣamālā, un rosario che affonda le sue radici nell'epoca vedica. Alcuni mantra vengono ripetuti fino a un milione di volte, un processo noto come japa.


Un aspetto cruciale nella pratica del mantra è il controllo della respirazione. Nelle tradizioni tantriche, in particolare, è comune accompagnare la recitazione con i mudrā, gesti simbolici eseguiti con le mani, e con pratiche di visualizzazione

interiore, dove il mantra è immaginato risalire attraverso il corpo del praticante lungo lo stesso percorso della kuṇḍalinī, l'energia che scorre lungo la colonna vertebrale. Questi elementi combinati contribuiscono a intensificare l'efficacia e la profondità della pratica del mantra.


Bīja Mantra

I bīja, che letteralmente significano "semi", sono monosillabi che generalmente non possiedono un significato semantico definito o lo hanno perso nel corso del tempo. Tuttavia, vanno interpretati come suoni semplici che esprimono o evocano particolari aspetti della natura o del divino, e a ciascuno di essi sono attribuite funzioni specifiche e interpretazioni che variano da scuola a scuola. Spesso, questi "semi verbali" vengono combinati fra loro per formare un mantra o vengono recitati come mantra indipendenti.


Tra i bīja più noti vi sono quelli associati ai chakra principali, i quali sono associati ai cinque elementi fondamentali: terra, acqua, fuoco, aria e etere. Tra questi, il mantra Om è il più celebre e rappresenta la coscienza e la realtà al di là del tempo e dello spazio. È considerato il fondamento di tutti gli altri mantra, essendo una vibrazione primordiale che ha il potere di dare origine all'Universo. Proprio per questa sua importanza, il mantra Om è anche chiamato Pranava Mantra.


Il simbolo di Om è spesso rappresentato da un elefante stilizzato, un animale sacro che rimanda alla figura di Ganesh, mezzo uomo e mezzo elefante, il distruttore degli ostacoli. Il mantra Om, in realtà, è composto da tre suoni con significati specifici: A, che rappresenta il tempo presente e lo stato di veglia; U, che simboleggia il tempo passato, il sogno e l'inconscio; e M, che è legato al tempo futuro, allo stato di sonno profondo e alla verità.


Altri mantra conosciuti includono AIṂ, associato alla dea del sapere, ŚRĪṂ, legato alla fortuna, e HŪṂ, che protegge dalla collera e dai demoni. Nella Yogattatva Upaniṣad, i bīja associati ai cinque elementi cosmici sono correlati alle "cinque parti" del corpo umano.


Un altro mantra di grande importanza è SAUḤ, che simboleggia il cuore come sede dell'energia divina primordiale, il seme dell'Universo. Questo mantra rappresenta la manifestazione del cosmo già presente in potenza in Dio, la sua immanenza nel mondo.


Essendo ogni aspetto del mondo increato già presente in potenza nei primordi del suo svilupparsi, compresi fonemi e parole, si comprende come alcuni suoni e parole possano interagire con altri aspetti del mondo, conferendo ai mantra una potenza particolare.


Alcuni Esempi di Mantra

Il celebre mantra "Oṃ Maṇi Padme Hūṃ" rappresenta l'inno a Cenresig, il Buddha della Compassione e protettore di coloro che si trovano in situazioni di imminente pericolo. Questo mantra è raccomandato in tutti i momenti di difficoltà o sofferenza, sia per aiutare gli altri esseri viventi che si trovano in stato di dolore. Il suo potere risiede nell'incoraggiare lo sviluppo della compassione, una virtù di primaria importanza contemplata nel Buddhismo.


Un altro mantra conosciuto è il "Mantra Rāja", noto per ispirare l'amore divino. Questo mantra mira a coltivare sentimenti di amore universale e compassione verso tutti gli esseri viventi.


Nella cultura orientale, è diffuso anche il "Mantra della Dea Suprema" (Parā Śakti), il quale ha un obiettivo generico e può essere recitato per ottenere qualsiasi tipo di realizzazione o beneficio spirituale. Questo mantra rappresenta una potente invocazione alla Dea suprema per ottenere la sua protezione e guida.


I Mantra Tibetani

In Tibet, i mantra hanno conosciuto uno sviluppo ulteriore, noti anche come mantra buddhisti. Questi potentissimi suoni permettono alla mente di raggiungere uno stato di pace, allontanando i pensieri negativi e favorendo una profonda serenità interiore. Sono considerati strumenti di guarigione, in grado di portare equilibrio e armonia alla mente e allo spirito.


Tra i numerosi mantra tibetani, il Gayatri Mantra emerge come uno dei più potenti e sacri. Rivolto al Sole, ha lo scopo di accrescere la nostra consapevolezza, stimolare il risveglio interiore e favorire l'illuminazione spirituale.


L'Adi Mantra, invece, ci connette con il nostro divino interiore e con l'energia protettrice dei nostri antenati, permettendoci di accedere a una sfera più elevata di consapevolezza e protezione.


Il Sat Nam, mantra universale ma particolarmente significativo nel Kundalini Yoga, rappresenta un principio potente che sottolinea l'unione tra la nostra natura divina e la nostra esistenza terrena, consentendo una comprensione profonda

della verità dell'esperienza individuale.


Tra i mantra più completi e significativi, spicca Om Namah Sivaya, un inno alla divinità Shiva che simboleggia l'infinito e l'unione con il divino che possiamo raggiungere attraverso la ripetizione sacra di questo suono primordiale.

 

I Benefici dei Mantra

I mantra generano vibrazioni particolari, capaci di influenzare positivamente il nostro essere. Ascoltarli o recitarli consente una trasformazione interiore, migliorando il nostro benessere psicofisico e le nostre emozioni. La pratica del mantra prevede la ripetizione del suono un numero specifico di volte, sia a voce alta che mentalmente, e i momenti ottimali per eseguirla sono all'alba e al tramonto.


I benefici psicofisici derivanti dalla recitazione dei mantra sono molteplici e significativi. Essi favoriscono una mente più serena, migliorano la concentrazione, stimolano la creatività e l'intuito, e facilitano l'accesso a stati meditativi profondi.

Inoltre, contribuiscono a bilanciare i chakra, potenziano le capacità di apprendimento, riducono lo stress, l'ansia e la

depressione, e aiutano a gestire le emozioni in modo più equilibrato.


La pratica del mantra favorisce anche il controllo del respiro, facilitando una respirazione consapevole e profonda. Inoltre, ci permette di sintonizzarci con l'energia Cosmica e di sviluppare una maggiore consapevolezza di noi stessi,

dei nostri pensieri e delle nostre azioni.

 




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