logo

LA PNEI, Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia: Un Nuovo Approccio Integrato alla Salute

feb 23, 2024

La PsicoNeuroEndocrinoImmunologia e Medicina Olistica Integrata

Cos'è la PNEI

Nel panorama della Medicina occidentale, sta emergendo un particolare interesse per un approccio olistico alla salute che riconosce l'importanza cruciale dell'interconnessione tra mente, corpo e ambiente.


Tra le discipline mediche in ascesa si annovera la PNEI, acronimo di Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia, che si focalizza sullo studio delle relazioni bidirezionali tra la psiche e i sistemi biologici. Questo campo interdisciplinare fonde le conoscenze acquisite nel corso degli anni dall'endocrinologia, dall'immunologia e dalle neuroscienze.


La PNEI rappresenta un nuovo paradigma per interpretare la salute e la malattia, concentrandosi sull'interazione complessa tra comportamento, attività mentale, sistema nervoso, sistema endocrino e risposta immunitaria. Questo non solo fornisce una solida base per la ricerca scientifica, ma anche per la prevenzione e la terapia di malattie, soprattutto quelle di natura cronica.


Inoltre, la PNEI offre la possibilità di superare la tradizionale dicotomia filosofica tra mente e corpo che ha caratterizzato il pensiero occidentale, oltre a integrare la pratica clinica e scientifica tra psicologia e medicina.


Il presupposto fondamentale della PNEI è che il sistema nervoso, endocrino e immunitario siano intimamente interconnessi e in costante comunicazione reciproca. I fattori psicologici, come lo stress e le emozioni, influenzano direttamente le risposte neurologiche ed immunologiche dell'organismo. Allo stesso tempo, le condizioni fisiche e biologiche del corpo possono impattano significativamente sullo stato emotivo e mentale dell'individuo.


L'obiettivo primario della PNEI è di integrare lo studio dei sistemi psico-fisiologici, che tradizionalmente sono stati considerati separatamente per oltre due secoli.


La PNEI si adopera per comprendere le connessioni che rendono il sistema nervoso, la mente, l'immunità e la regolazione ormonale un'unica e intricata rete di controllo omeostatico dell'individuo. Mediante l'impiego dei principi dell'epistemologia empirica e del metodo scientifico, la PNEI cerca di gettare luce su questa complessa interazione.


Gli Sviluppi nella Ricerca Scientifica 

La Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia (PNEI) emerge oggi in un contesto scientifico ricco di acquisizioni che affondano le radici nei contributi pionieristici di illustri studiosi del passato, tra cui spiccano i lavori di W.B. Cannon (1871-1945), fisiologo e psicologo dell'Università di Harvard. Cannon, ispirandosi al concetto di "milieu intérieur" elaborato dal fisologo C. Bernard (1813-1878) approfondì e sviluppò ulteriormente questo concetto.


La sua idea centrale era il mantenimento dell'omeostasi, ossia dell'equilibrio costante essenziale per la vita. Cannon si concentrò principalmente sugli aspetti emotivi in situazioni di stress, formulando il concetto di "fight or flight" (combattere o fuggire), che descrive le reazioni psicologiche comuni in tali circostanze. Inoltre, studiò le modificazioni fisiologiche negli animali durante il "fight or flight", sviluppando la teoria talamica che privilegiava l'esperienza emotiva, contrapponendosi alla teoria di James e Lange.


Successivamente, gli studi sullo stress sono stati approfonditi dall'endocrinologo H.H.B. Selye, considerato il padre del concetto moderno di stress, che ha distinto tra "distress" (stress negativo) ed "eustress" (stress positivo) in base alla risposta fisiopatologica dell'organismo all'intensità dello stimolo stressante.


Ricerche successive hanno confermato che lo stress può essere innescato da una varietà di fattori, inclusi quelli fisici, infettivi e psicologici, attivando una reazione neuroendocrina e neurovegetativa che porta alla liberazione di ormoni e neurotrasmettitori da parte delle ghiandole surrenali.


Negli anni '70, H. Besedovsky ha dimostrato infatti che lo stress, aumentando la produzione di cortisolo da parte delle surrenali, può sopprimere la risposta immunitaria, stabilendo così un primo collegamento biologico tra cervello, stress e immunità. In seguito, negli anni '80, E. Blalock ha evidenziato che i linfociti possiedono recettori per gli ormoni e i neurotrasmettitori prodotti dal cervello, mentre producono essi stessi ormoni e neurotrasmettitori simili a quelli cerebrali, dimostrando così la comunicazione bidirezionale tra cervello e sistema immunitario.


Ulteriori ricerche hanno mostrato che le fibre nervose periferiche rilasciano sostanze che possono influenzare la risposta immunitaria, suggerendo l'esistenza di un'infiammazione di origine nervosa (infiammazione neurogenica). Allo stesso tempo, le citochine rilasciate dalle cellule immunitarie possono viaggiare attraverso il sangue o i nervi cranici, come il nervo vago, fino al cervello, influenzando sia le funzioni biologiche che psicologiche.


Negli anni '90, ulteriori ricerche sulla neurobiologia delle emozioni hanno registrato significativi progressi, evidenziando come la disregolazione del sistema dello stress da parte delle emozioni e degli eventi stressanti possa alterare il funzionamento del sistema immunitario. È stato anche dimostrato che la disregolazione dell'asse dello stress può favorire lo sviluppo di malattie autoimmuni.


Recenti studi hanno approfondito ulteriormente queste connessioni, evidenziando il ruolo dell'umore nel condizionare patologie come l'aterosclerosi e le cardiopatie. La sovrapproduzione di cortisolo e catecolammine, associate alla depressione, può alterare la parete interna dei vasi sanguigni, facilitando la formazione di lesioni aterosclerotiche e aumentando il rischio di infarti e altri eventi cardiaci.


Inoltre, altri studi hanno dimostrato che le disregolazioni immunitarie possono essere responsabili di sintomi tradizionalmente attribuiti a disturbi psicologici o psicosomatici, oltre che a malattie di natura autoimmune e neoplastica.


Per quanto riguarda il cervello, le ricerche del XX secolo partivano da presupposti differenti rispetto a quelli attuali. Si riteneva che le vie nervose fossero fisse e immutabili, le sinapsi strutturate per la trasmissione punto a punto e la barriera ematoencefalica considerata come una separazione netta tra il cervello e il resto del corpo.


Tuttavia, una nuova visione ha rivoluzionato questo paradigma, evidenziando la plasticità cerebrale, la neurogenesi, l'epigenetica e la comunicazione tra i sistemi, aspetti centrali nell'ambito della PNEI.

 

Una Relazione Complessa tra Sistemi

La comunicazione tra i sistemi è un aspetto cruciale in questa prospettiva. Si è scoperto che vi è una stretta unità tra percezione e azione, tra i sistemi visivo, motorio e semantico.


Il sistema motorio non è più considerato solo un sistema di output, ma assume un ruolo attivo nella costruzione dei processi cognitivi, compresi il pensiero, il linguaggio e la memoria. È interessante notare che la gestualità non solo ha una funzione comunicativa, ma anche un impatto sull'elaborazione cognitiva interna. Questo collegamento tra movimento e funzioni cognitive è supportato da evidenze che correlano disturbi come la depressione catatonica o il morbo di Parkinson con alterazioni nel sistema motorio.


Inoltre, l'esercizio fisico strutturato è stato dimostrato avere effetti positivi su una vasta gamma di condizioni, comprese le depressioni maggiori, i disturbi d'ansia e le demenze. Le basi neurofisiologiche di questi benefici includono i circuiti motori, esecutivi ed emotivi che coinvolgono diverse aree cerebrali.


La comunicazione tra il sistema immunitario e il cervello avviene attraverso molteplici vie, inclusa la circolazione linfatica e sanguigna. Le citochine, le cellule e altri mediatori immunitari possono viaggiare attraverso la barriera emato-encefalica e i recettori presenti negli organi circumventricolari, che non hanno una barriera ematoencefalica. Inoltre, il grande albero vagale svolge un ruolo chiave nella percezione e nella regolazione degli stimoli provenienti dal corpo, influenzando anche l'attività gastrointestinale e l'infiammazione.


PNEI e il Potere della Mente

È ampiamente riconosciuto che lo stato psico-emotivo di un individuo può influenzare significativamente il decorso delle malattie, evidenziando il ruolo cruciale della mente nel processo di cura.


Un'ampia gamma di fattori genetici ed ambientali può influenzare l'equilibrio della PNEI, determinando la suscettibilità alle malattie. Mantenere una salute psicologica ottimale, seguire un'alimentazione equilibrata e rafforzare il sistema immunitario sono tutti fattori che contribuiscono a mantenere questo equilibrio.


Inoltre, diversi elementi del sistema possono intervenire per correggere eventuali squilibri. Ad esempio, un'alimentazione sana può migliorare l'umore, ridurre lo stress e correggere disfunzioni endocrine. È evidente che la mente agisce sul corpo e viceversa, poiché il corpo è dotato di meccanismi autonomi che influenzano l'aspetto mentale.


La PNEI può essere considerata anche come una disciplina olistica che tiene conto dei bisogni spirituali dell'individuo. Questo approccio biochimico interconnesso tra vari sistemi può spiegare l'efficacia di metodi di cura non convenzionali come l'agopuntura, l'osteopatia, la riflessologia, lo yoga, il Taiji quan e il Qi gong, le specifiche terapie alimentari e la meditazione.


La Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) indaga quindi i legami tra il disagio psicologico, le molecole dello stress, gli organi e gli equilibri dinamici dei sistemi corporei. Un forte legame esiste tra lo stress emotivo e varie patologie, anche croniche, che prima venivano considerate senza cause evidenti. La PNEI offre un nuovo modello di cura che considera l'individuo nella sua totalità avvicinandosi così all'approccio millenario delle discipline mediche orientali.


Nuove Prospettive

La Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) rappresenta quindi un innovativo paradigma di studio e comprensione della salute e della malattia, concependo l'organismo umano come un sistema interconnesso in cui influenze psicologiche e biologiche si influenzano reciprocamente.


Pur con i continui progressi delle neuroscienze, che grazie a tecniche sempre più avanzate stanno ampliando la nostra comprensione dei processi mentali, emerge una crescente convergenza tra la PNEI e le filosofie orientali, come le pratiche meditative e di autoconsapevolezza.


La PNEI offre un quadro per lo sviluppo di approcci terapeutici integrati che tengano conto delle complesse interazioni tra mente e corpo. Questi approcci includono terapie psicologiche per la gestione dello stress e delle emozioni, interventi dietetici per il supporto del sistema immunitario, e pratiche come meditazione, yoga, taiji quan e qi gong per favorire il benessere generale.


In conclusione, la PNEI costituisce una pietra miliare nella medicina olistica, fornendo un approccio completo e su misura alla salute umana. Investire nella ricerca e nell'applicazione della PNEI potrebbe portare a significativi progressi nel campo della medicina integrata, promuovendo il benessere a lungo termine e una migliore qualità della vita.


Questo approccio richiede una collaborazione tra diverse figure professionali, tutte orientate verso il benessere complessivo del paziente. La ricerca scientifica stessa deve abbracciare questa visione integrata, ponendo le basi per un approccio più completo alla cura della persona.





Richiedi Info
05 mag, 2024
Massoterapia: L'Arte del Benessere attraverso il Tocco
03 mag, 2024
Antichi Testi e Tesori Nascosti 
L'Acqua: messaggera e custode di informazioni.
26 apr, 2024
L'acqua, essenziale per la vita, costituisce la maggior parte del nostro pianeta e del nostro corpo. Le sue proprietà straordinarie, studiate da scienziati come Szent-Gyorgyi e Pollack, includono una "quarta fase" con implicazioni significative per i sistemi biologici. Queste scoperte aprono la strada a nuove applicazioni, dalla purificazione dell'acqua alla medicina. Inoltre, recenti ricerche hanno rivelato la memoria dell'acqua, un fenomeno affascinante che può influenzare la salute e il benessere umano. Questa prospettiva si amplia ulteriormente con la scoperta che l'acqua potrebbe essere veicolo di informazioni Cosmiche. Queste nuove conoscenze ci possono portare a una comprensione più profonda della nostra realtà e di noi stessi.
Altri post
Share by: