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Acqua: Fonte di Vita e Custode di Memorie

apr 26, 2024

L'Acqua, Preziosa Fonte di Vita e Portatrice di Messaggi e di Memorie

L'Acqua, Fonte di Vita

L'acqua è fondamentale per la vita! Il nostro pianeta è composto per il 72% da acqua in forma gassosa, solida e liquida. La sua struttura, pur essendo semplice, è affascinante per le sue straordinarie proprietà chimico-fisiche che sono essenziali per sostenere le diverse forme di vita, inclusa la nostra. Il nostro organismo, infatti, è costituito per circa il 70-75% di acqua, e per sostenere il nostro metabolismo sono necessarie numerose reazioni chimiche che dipendono dalla disponibilità di elettroni.


La Quarta Fase dell'Acqua

Negli anni '50, il Premio Nobel Albert Szent-Gyorgyi fece un'affascinante scoperta: gli elettroni che ci servono per le reazioni chimiche metaboliche derivano dalle molecole d'acqua.


Successivamente, a partire dal 2000, il fisico Gerald Pollack dell'Università di Seattle portò avanti questa idea, scoprendo che l'acqua, quando si trova vicino a superfici idrofile, può rilasciare facilmente elettroni. Questa forma di acqua, nota come "quarta fase" o "acqua EZ", è significativamente diversa dalla sua controparte isolata. Basti pensare che, ponendo un estremità di un filo elettrico in questa acqua, si genera una corrente, un fenomeno che Pollack definisce come "espressione dell'energia vitale".


Nella zona di esclusione (EZ), dove l'acqua assume questa forma peculiare, si organizza in una struttura esagonale ordinata, formando reticoli cristallini chiamati "clatrati". Queste strutture sono stabilizzate dai legami idrogeno tra le molecole d'acqua e dalle cariche elettriche associate alle superfici circostanti. Tale organizzazione conferisce all'acqua una serie di proprietà uniche, tra cui una maggiore viscosità, densità e una notevole capacità di trasporto di energia e informazioni.


Le proprietà della quarta fase dell'acqua includono la capacità di formare reticoli esagonali stabili, di interagire con superfici cariche, di coesione molecolare e di trasportare cariche elettriche. Queste caratteristiche sono di grande rilevanza per i sistemi biologici, influenzando il comportamento dell'acqua all'interno delle cellule e dei tessuti.



Le implicazioni della quarta fase dell'acqua sono vastissime: dalle nuove tecniche di purificazione dell'acqua e trattamento delle acque reflue, fino alle potenziali applicazioni in medicina, aprendo la strada a nuove strategie terapeutiche.


Le Proprietà Elettromagnetiche dell'Acqua

Recenti scoperte scientifiche hanno rivelato le straordinarie proprietà elettromagnetiche dell'acqua, che le consentono di interagire con campi elettromagnetici a bassa frequenza, esercitando effetti significativi sui sistemi biologici.


È stato osservato che l'acqua pura agisce come un semiconduttore, formando aggregati stabili con una struttura reticolare frattale, simile alle complesse macromolecole biologiche. Queste scoperte portano ad avanzare l'ipotesi, sostenuta dagli studi condotti dal fisico Roberto Germano e dal suo team presso il CNR di Napoli, che l'acqua possa essere la "matrice stessa della vita".


Si apre dunque la possibilità che l'acqua sia un veicolo per la trasmissione di informazioni vibrazionali. Se così fosse, le nostre emozioni, pensieri, intenzioni e parole potrebbero influenzare in modo significativo la nostra salute psico-fisica, agendo proprio attraverso l'acqua.


Questa nuova prospettiva suscita riflessioni profonde sul legame tra l'acqua e il benessere umano, aprendo interessanti percorsi di ricerca e esplorazione nel campo della medicina e della salute integrativa.


La Memoria dell'Acqua

La memoria dell'acqua costituisce un intrigante fenomeno che ha suscitato un ampio dibattito nella comunità scientifica.


Sebbene le radici concettuali di questo fenomeno risalgano a epoche antiche, è nel XIX secolo che ha guadagnato particolare rilevanza grazie agli studi del medico tedesco Samuel Hahnemann, fondatore dell'omeopatia. Hahnemann sostenne che l'acqua fosse in grado di conservare le proprietà terapeutiche di sostanze precedentemente disciolte al suo interno, persino dopo numerose diluizioni.


Durante la prima metà del XX secolo, l'acqua tornò al centro dell'attenzione della ricerca scientifica, per poi subire un temporaneo arresto durante la guerra fredda. Tuttavia, negli anni '80, alcuni scienziati ripresero gli studi sulle straordinarie proprietà dell'acqua. Tra essi, lo scienziato francese Jacques Benveniste, le cui ricerche sui sistemi ipertensivi in soggetti asmatici portarono alla "casuale" scoperta del fenomeno della memoria dell'acqua ad alta diluizione.


Questo fenomeno consiste nel diluire una sostanza in acqua fino a ottenere una soluzione contenente solo molecole d'acqua. Sorprendentemente, si osservò che questa soluzione altamente diluita conservava gli stessi effetti della sostanza originaria. In altre parole, l'acqua sembrava aver "memorizzato" le informazioni delle molecole presenti prima della diluizione. Benveniste dimostrò a livello biofisico i risultati osservati dal ricercatore giapponese Masaru Emoto, suggerendo che a ciascuna molecola bioattiva corrisponda un segnale elettromagnetico, persistente nonostante le diluizioni.


Questo fenomeno costituisce la base di approcci terapeutici come l'omeopatia, la floriterapia di Bach e i rimedi australiani a base di fiori.


Altri scienziati, tra cui Luc Montagnier, hanno proseguito le ricerche in questo campo, portando ad interessanti scoperte come quella della "quarta fase dell'acqua", come osservato da Pollack. Questa fase spiega fenomeni apparentemente inspiegabili, come la capacità delle onde oceaniche di percorrere grandi distanze, il paradosso del congelamento più rapido dell'acqua calda rispetto a quella fredda e il trasporto dell'acqua nelle piante ad altezze considerevoli.


Recenti scoperte scientifiche nel campo astronomico hanno rivelato che l'acqua non è presente solo sulla Terra, ma anche su altri pianeti del nostro sistema solare, come Marte, e in altri sistemi stellari e pianeti lontani, come nel sistema di V883 Orionis a circa 1300 anni luce di distanza da noi. Ciò che sorprende di più è che l'acqua presente sul nostro pianeta sembra essere molto più antica del sistema solare stesso, con un'età che supera di gran lunga quella del nostro Sole e della Terra. Questo suggerisce che l'acqua possa fungere da veicolo di informazioni provenienti dal Cosmo.


Attraverso un approccio scientifico basato sull'osservazione empirica e sulla ricerca delle cause e dei meccanismi dei fenomeni naturali, possiamo ampliare notevolmente la nostra comprensione della realtà circostante, inclusa la comprensione di noi stessi.



La scoperta consiste nel vedere quello che tutti hanno visto e nel pensare quello che nessuno ha mai pensato

Albert Szent-György (Premio Nobel per la Medicina (1893-1986)).




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