Il dispiegamento del “gigante dorato”

22 settembre 2025

NISAR apre il suo riflettore radar da 12 metri

Large satellite dish silhouetted against a dark blue starry night sky.

Il 15 agosto 2025 la missione congiunta NASA–ISRO NISAR ha scritto una nuova pagina nella storia dell’osservazione della Terra: in orbita è stato aperto con successo il più grande riflettore radar mai utilizzato da NASA, un’antenna a mesh di ben 12 metri di diametro.

Timeline della missione

 -30 luglio 2025 – Lancio da Sriharikota (India) con il razzo GSLV Mk II.

 - Primi giorni in orbita – Controlli iniziali e apertura dei pannelli solari.

 - 10 agosto 2025 – Estensione del braccio di 9 m che sostiene il riflettore.

 - 15 agosto 2025 – Dispiegamento completo del riflettore radar da 12 m.

 - Autunno 2025 – Prime immagini scientifiche, dopo circa 90 giorni di test e calibrazione.

Una “vela dorata” nello spazio

Il riflettore non è un’antenna tradizionale: immaginate una gigantesca superficie circolare di tessuto metallico dorato, ripiegata con cura come un paracadute, che si è aperta nello spazio ricordando la fioritura. Montato su un braccio di 9 metri, il riflettore concentra i segnali radar del sistema L-band di NASA, permettendo a NISAR di di trasmettere o dati raccolti inviandoli a  porzioni vastissime della superficie terrestre.

Perché è così importante

Grazie a questa tecnologia, NISAR potrà monitorare con una precisione mai raggiunta prima:

 - lo scivolamento dei ghiacciai e lo scioglimento delle calotte polari,

 - i movimenti del suolo legati a terremoti, frane o subsidenza,

 - i cambiamenti nella vegetazione e nell’agricoltura.

In pratica, un unico strumento in orbita sarà in grado di darci dati vitali per comprendere e affrontare i cambiamenti climatici e i rischi naturali.

Un puzzle internazionale

NISAR è frutto di una collaborazione storica: NASA ha fornito il radar in banda L e il riflettore gigante, mentre ISRO ha contribuito con il radar in banda S e il potente razzo GSLV Mk II che ha portato il satellite in orbita. Un esempio concreto di come la scienza possa unire Paesi e competenze per una causa comune.

Con il dispiegamento completato, la missione entra nella fase di “commissioning”: circa tre mesi di test e calibrazione. Le prime immagini scientifiche sono attese entro l’autunno 2025. È solo l’inizio del viaggio di NISAR, ma già oggi possiamo dire che abbiamo messo in orbita il “radar dei record”.

Non vediamo l'ora di scoprire le nuove immagini e informazioni che ci porterà in futuro. Se anche tu sei curioso o interessato, scrivici un commento!

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