Il dispiegamento del “gigante dorato”
NISAR apre il suo riflettore radar da 12 metri

Il 15 agosto 2025 la missione congiunta NASA–ISRO NISAR ha scritto una nuova pagina nella storia dell’osservazione della Terra: in orbita è stato aperto con successo il più grande riflettore radar mai utilizzato da NASA, un’antenna a mesh di ben 12 metri di diametro.
Timeline della missione
-30 luglio 2025 – Lancio da Sriharikota (India) con il razzo GSLV Mk II.
- Primi giorni in orbita – Controlli iniziali e apertura dei pannelli solari.
- 10 agosto 2025 – Estensione del braccio di 9 m che sostiene il riflettore.
- 15 agosto 2025 – Dispiegamento completo del riflettore radar da 12 m.
- Autunno 2025 – Prime immagini scientifiche, dopo circa 90 giorni di test e calibrazione.
Una “vela dorata” nello spazio
Il riflettore non è un’antenna tradizionale: immaginate una gigantesca superficie circolare di tessuto metallico dorato, ripiegata con cura come un paracadute, che si è aperta nello spazio ricordando la fioritura. Montato su un braccio di 9 metri, il riflettore concentra i segnali radar del sistema L-band di NASA, permettendo a NISAR di di trasmettere o dati raccolti inviandoli a porzioni vastissime della superficie terrestre.
Perché è così importante
Grazie a questa tecnologia, NISAR potrà monitorare con una precisione mai raggiunta prima:
- lo scivolamento dei ghiacciai e lo scioglimento delle calotte polari,
- i movimenti del suolo legati a terremoti, frane o subsidenza,
-
i cambiamenti nella vegetazione e nell’agricoltura.
In pratica, un unico strumento in orbita sarà in grado di darci dati vitali per comprendere e affrontare i cambiamenti climatici e i rischi naturali.
Un puzzle internazionale
NISAR è frutto di una collaborazione storica: NASA ha fornito il radar in banda L e il riflettore gigante, mentre ISRO ha contribuito con il radar in banda S e il potente razzo GSLV Mk II che ha portato il satellite in orbita. Un esempio concreto di come la scienza possa unire Paesi e competenze per una causa comune.
Con il dispiegamento completato, la missione entra nella fase di “commissioning”: circa tre mesi di test e calibrazione. Le prime immagini scientifiche sono attese entro l’autunno 2025. È solo l’inizio del viaggio di NISAR, ma già oggi possiamo dire che abbiamo messo in orbita il “radar dei record”.
Non vediamo l'ora di scoprire le nuove immagini e informazioni che ci porterà in futuro. Se anche tu sei curioso o interessato, scrivici un commento!