La Tisana del mercoledì - trentunesima puntata
Il sambuco: un alleato naturale tra tradizione e benessere

Quando si parla di rimedi naturali che hanno attraversato i secoli, il sambuco occupa un posto speciale. Questo arbusto, diffuso nei nostri boschi e campagne, è stato definito “la farmacia degli dei” per la ricchezza delle sue proprietà. Non è un caso: ogni sua parte racchiude principi attivi che, se usati correttamente, possono sostenere il nostro organismo in tanti modi.
Un po’ di storia e botanica
Il sambuco nero (Sambucus nigra) è un arbusto che può raggiungere i dieci metri di altezza, facilmente riconoscibile in primavera grazie ai suoi fiori bianchi profumatissimi e in estate per le bacche scure, quasi nere. Da sempre ha trovato posto nei rimedi della tradizione popolare: c’è chi lo usava come depurativo, chi per alleviare i sintomi influenzali, chi ancora come calmante naturale
I benefici del sambuco
La fitoterapia moderna ha confermato alcune intuizioni della saggezza popolare. I fiori, ad esempio, favoriscono la sudorazione e aiutano ad abbassare la febbre, rendendo il sambuco un valido alleato in caso di raffreddore o influenza. Le bacche, invece, sono ricche di antiossidanti e vitamina C, utili per sostenere le difese immunitarie. Non mancano poi gli effetti diuretici e depurativi, che lo rendono utile nei periodi in cui si vuole “ripulire” l’organismo.
Va ricordato, però, che i frutti devono sempre essere cotti: crudi possono risultare tossici. È una pianta preziosa, ma che va conosciuta e usata con rispetto.
Infuso, decotto e tisana: le forme più comuni
Il modo più semplice per avvicinarsi al sambuco è preparare un infuso con i fiori essiccati. Basta versare una tazza di acqua bollente su un cucchiaino di fiori, lasciare in infusione per circa dieci minuti e filtrare: si ottiene così una bevanda profumata e benefica, perfetta nelle giornate fredde.
Il decotto, invece, richiede un po’ più di tempo. Si fa bollire la corteccia interna o altre parti più dure della pianta in acqua per una ventina di minuti, in modo da estrarre i principi attivi. È una preparazione più intensa, usata soprattutto per favorire la depurazione e la diuresi.
La tisana al sambuco può essere gustata da sola oppure in combinazione con altre erbe. Una miscela con malva regala un’azione lenitiva per la gola, mentre con timo e limone diventa un ottimo sostegno contro i malanni invernali. Anche qui la preparazione è semplice: acqua bollente, qualche cucchiaino di erbe miscelate e dieci minuti di infusione.
Oltre a queste forme classiche, non vanno dimenticati
lo sciroppo e il succo di bacche. Lo sciroppo si prepara lasciando macerare i fiori in acqua e limone e poi unendoli a uno sciroppo di zucchero, ottenendo una base dolce e aromatica che si conserva a lungo. Il succo, invece, nasce dalla cottura delle bacche mature, che dopo essere state schiacciate e filtrate regalano una bevanda scura e ricca di antiossidanti, capace di unire gusto e proprietà salutari.
Precauzioni da non dimenticare
Il sambuco non è una pianta da improvvisare. Foglie, semi e parti non trattate correttamente possono contenere sostanze irritanti. È bene rivolgersi a erboristerie affidabili per procurarsi le parti giuste, ed evitare l’uso in gravidanza, allattamento o nei bambini piccoli senza prima un consiglio medico.
Se hai già sperimentato preparati a base di sambuco, vuoi un approfondimento sulle preparazioni o altro ancora, scrivici un commento!