logo

Dalla Silvoterapia al Forest Bathing

apr 22, 2024

Dalla Silvoterapia degli Antichi Celti all'odierno Forest Bathing

La Silvoterapia nell'Antica Cultura Celtica

Nella cultura celtica, i bardi e i druidi praticavano la divinazione interpretando i segni della natura: il canto degli uccelli, le impronte nel terreno, la forma degli alberi e persino usando delle bacchette di tasso. Questa pratica era profondamente connessa alla foresta, considerata un luogo sacro e fonte di conoscenza.


Gli alberi, simboli emblematici della natura, erano particolarmente venerati. I primi tre segni dell'alfabeto irlandese degli alberi - Beth-luis-nion - rappresentavano la Betulla, il Sorbo e il Frassino, e questa conoscenza era fondamentale per le pratiche di guarigione e magia.


Il culto degli alberi rifletteva la concezione della natura come fonte di vita eterna, evidenziata dalla caduta e rinascita delle foglie durante le stagioni. Alcuni alberi, come il tasso, rimanevano verdi tutto l'anno, simboleggiando la resilienza e l'invincibilità della natura. Questo ha portato molti popoli a credere in un grande albero cosmico come fondamento dell'esistenza del mondo.


Nella mitologia scandinava, l'Yggdrasill, un frassino, rappresentava questo albero cosmico, con le sue radici che raggiungevano il cuore della terra e i suoi rami che toccavano il cielo, collegando così il mondo terreno a quello celeste. Contemplare gli alberi era considerato un atto di purificazione spirituale, una sorta di mandala che portava alla rinascita interiore.


L'identificazione con gli alberi, mimando la loro struttura fisica e immaginando la linfa che scorreva attraverso di essi, era un esercizio praticato per migliorare la vitalità e la concentrazione. Questo approccio, conosciuto come silvoterapia, rappresentava un contatto rigenerante con le energie vegetali.


Negli ultimi anni, c'è stata una crescente attrazione verso la natura e le foreste, con sempre più persone che si sentono attratte dalle passeggiate rigeneranti in questi luoghi. Questo movimento ha portato a una maggiore consapevolezza delle forze naturali e alla riscoperta di antiche credenze che collegano l'uomo alla terra.


La foresta è vista come un luogo sacro e positivo, dove è possibile esprimere desideri e speranze, e dove si può trovare ispirazione per il cambiamento interiore. È uno specchio dei nostri desideri e delle nostre paure, e il suo silenzio permette uno stato di contemplazione che porta alla pace interiore.


Dal punto di vista ecologico, questa riscoperta della connessione tra l'uomo e la natura richiama le antiche tradizioni degli alchimisti medievali, degli indovini itineranti e dei seguaci di filosofi come Ermete Trismegisto, Pitagora e Paracelso, che comprendevano intuitivamente l'interconnessione tra l'essere umano e l'universo. Questi sono considerati i precursori della Nuova Era e i fedeli custodi della saggezza celtica.


Gli Alberi di Potere dei Celti

Gli alberi sono guardiani sacri della foresta, testimoni dell'unione tra il Sole e l'Uomo. Essi incarnano la vitalità stessa, offrendo protezione alla fauna e fungendo da tramite tra le energie celesti e terrene.


Dotati di poteri curativi, le loro proprietà sono tramandate nel tempo e continuamente riscoperte dall'etnofarmacologia e dalla botanica moderna.


Nella prospettiva sciamanica, gli alberi sono considerati pilastri del mondo, rappresentanti dell'Albero della Vita e ponti tra cielo e terra, manifestando una saggezza tangibile.


In passato, i druidi facevano uso di certi alberi speciali, i cui poteri leggendari si univano alla loro efficacia pratica.


Ecco alcuni esempi:

Il tasso

Il tasso, noto anche come "Tasso Salmone", rappresenta l'antico albero primordiale. La sua presenza solida e radicata, la corteccia ruvida e il fogliame sempreverde simboleggiano il risveglio del Fuoco primordiale.

Associato a Urano, il Dio del cielo, il tasso incarna l'ambizione di emergere dall'indifferenziato e ascendere verso l'alto, raggiungendo la sua massima espressione. Il colore rosso, simbolo di fuoco e vita, riflette la sua potenza e vitalità, mentre i numeri tre e otto rappresentano il ritmo pulsante della vita e l'energia radiante. La sua forma geometrica, un triangolo equilatero all'interno di un cerchio, incarna il fuoco segreto che anima la vita.

Sebbene gli incantesimi divinatori spesso coinvolgessero il tasso, gli irlandesi sembravano preferire il sorbo e il nocciolo per le loro pratiche magiche. Il tasso, albero dell'eternità spirituale e degli ovati, è uno dei cinque alberi magici d'Irlanda. L'albero di Ross, un tasso venerato, era considerato una divinità forte e leale.

Il Salice

Il salice è un maestoso albero solare, i cui lunghi rami cascanti evocano i raggi del sole e le corone delle divinità. Da tempi immemorabili, i contadini delle zone paludose hanno fatto uso della sua corteccia in tisane o lasciandola macerare nelle bevande locali come vino, birra o sidro, per combattere o prevenire le febbri.

Il Melo

La radice europea del nome del melo risuona attraverso diverse lingue: "apple" in inglese, "apfel" in tedesco e "aval" in bretone. Da questa radice trae origine "Avallonn", il nome dell'isola leggendaria della fata Morgana nel Baltico, nonché il nome della città di Avallon in Francia. Questa radice linguistica ha anche contribuito a nominare il melo stesso, con "abellio" in Gallico, e persino il Dio della medicina, Apollo.

Secondo le leggende, la Fata Morgana coltivava alberi di melo dai quali raccoglieva frutti immortali: il loro numero non si esauriva mai, e il loro gusto era dolce come il miele delle api. Il melo deteneva un ruolo significativo nelle credenze celtiche, rappresentando il frutto dell'immortalità, della conoscenza e della saggezza, nonché un ponte verso il mondo dell'aldilà.

L'abbattimento di un albero di melo era considerato un atto estremamente grave, punibile anche con la morte, poiché il melo incarnava non solo la scienza e la magia, ma anche la rivelazione e la nutrizione meravigliosa. Secondo le tradizioni celtiche, consumare una mela era spesso considerato un precursore di profezie e rivelazioni.


Forest bathing o Shinrin yoku

Le antiche conoscenze Celtiche ma anche dei Nativi Americani sono state riscoperte recentemente con la pratica dello Shinrin Yoku a partire dagli anni '80 in Giappone.


Tradotto come "Bagno con il bosco", lo Shirin Yoku, è un'espressione giapponese che indica la pratica di immergersi nella foresta per beneficiare appieno delle proprietà terapeutiche della natura e degli effetti positivi dell'aromaterapia, grazie ai composti organici volatili (BVOC) rilasciati da alcune piante in determinati momenti. Spesso erroneamente interpretata come una semplice passeggiata lenta tra gli alberi, questa pratica ha radici profonde nella cultura giapponese ed è nota anche come "Forest Bathing".


La terapia dello Shinrin Yoku si basa su una solida base scientifica che sostiene come trascorrere del tempo nella natura possa portare benefici significativi per la salute umana. Studi condotti nel 2010 hanno dimostrato che l'esposizione a ambienti naturali, come foreste e parchi con una densa presenza di alberi, può aumentare la funzione immunitaria.


Questo si traduce in una serie di benefici per coloro che si immergono nella foresta, tra cui la riduzione del cortisolo, la diminuzione della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, e una maggiore sensazione di calma e benessere, oltre ad un aiuto nella cura dello stress e della depressione. Questi benefici sono attribuiti principalmente ai fitoncidi, composti organici emessi dalle piante, che sembrano avere effetti positivi sulla salute umana.


Il Forest Bathing non è solo un modo per riconnettersi con la natura, ma è anche una forma di terapia naturale documentata scientificamente. Tra i suoi principali vantaggi vi è la riduzione dello stress, un miglioramento dell'umore, una diminuzione della pressione arteriosa, un potenziamento delle difese immunitarie, un miglioramento delle capacità cognitive, il contrasto all'infiammazione e un aumento dell'energia e della vitalità.


Questi benefici rendono lo Shinrin Yoku una pratica preziosa, con radici antiche, per promuovere il benessere fisico e mentale.







Richiedi Info
05 mag, 2024
Massoterapia: L'Arte del Benessere attraverso il Tocco
03 mag, 2024
Antichi Testi e Tesori Nascosti 
L'Acqua: messaggera e custode di informazioni.
26 apr, 2024
L'acqua, essenziale per la vita, costituisce la maggior parte del nostro pianeta e del nostro corpo. Le sue proprietà straordinarie, studiate da scienziati come Szent-Gyorgyi e Pollack, includono una "quarta fase" con implicazioni significative per i sistemi biologici. Queste scoperte aprono la strada a nuove applicazioni, dalla purificazione dell'acqua alla medicina. Inoltre, recenti ricerche hanno rivelato la memoria dell'acqua, un fenomeno affascinante che può influenzare la salute e il benessere umano. Questa prospettiva si amplia ulteriormente con la scoperta che l'acqua potrebbe essere veicolo di informazioni Cosmiche. Queste nuove conoscenze ci possono portare a una comprensione più profonda della nostra realtà e di noi stessi.
Altri post
Share by: