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La Cimatica e la Forma del Suono

mar 01, 2024

L'Armonia Nascosta: Un Viaggio nella Cimatica


La Cimatica è una disciplina scientifica che investiga le manifestazioni fisiche delle onde acustiche ed elettromagnetiche, nonché il loro impatto sulla materia. Il termine stesso, "Cimatica", deriva dal greco antico "Kyma", che significa "grande onda", e "kymatika" (κυματικά), che si riferisce allo studio dei fenomeni ondulatori.


Le radici della Cimatica affondano nelle antiche scritture vediche, indicando la sua presenza come un sapere tramandato nel tempo. In questo contesto, la Cimatica viene considerata come un ponte che collega la conoscenza ancestrale del "nada brahma" (il suono creatore) con concetti espressi in diverse tradizioni, come la frase biblica "in principio era il Verbo" e la teoria di Pitagora, che affermava che "la geometria è musica solidificata".


Successivamente, attraverso gli studi pionieristici di Ernst Chladni e soprattutto di Hans Jenny, la comprensione della capacità del suono di modellare la materia nello spazio è progredita notevolmente. Questi studi hanno evidenziato come le vibrazioni sonore possano organizzare la materia, conferendole forme definite e strutturate.


Gli studi di Ernst Chladni

Ernst Florenz Friedrich Chladni, eminente fisico e musicista tedesco, lasciò un'impronta indelebile nel mondo della scienza nel 1787, con la pubblicazione dei suoi studi pionieristici sul suono nell'opera intitolata "Entdeckungen über die Theorie des Klanges" (Scoperte sulla teoria del suono).


Le sue indagini si ispirarono agli esperimenti condotti precedentemente da insigni figure come Galileo Galilei nel 1630 e Robert Hooke nel 1680.


Chladni, per i suoi esperimenti, utilizzò un archetto per far vibrare una lamina di metallo, ricoperta di sabbia finissima o di polvere finissima di licopodio. Applicandolo alla cassa armonica di un violino, osservò con meraviglia come l'energia sonora modellasse la disposizione della sabbia, creando figure geometriche caratterizzate da regolarità e simmetria, le quali variavano in base alla frequenza della nota emessa ("figure di Chladni").


Chladni dimostrò che la vibrazione sonora induceva movimenti nella polvere, la quale si accumulava nei punti dove la vibrazione era nulla. I punti di minima vibrazione formavano una rete di linee, denominate "linee nodali del modo di vibrazione", specifiche per ciascun modo di vibrazione. La configurazione delle linee nodali dipendeva dalla forma geometrica della superficie e dalle condizioni. Sollecitando in modi diversi la vibrazione della superficie si eccitano modi normali differenti, e quindi si osservano di volta in volta solo alcuni degli infiniti reticoli nodali propri del corpo vibrante. 


Queste scoperte rappresentarono un contributo cruciale alla comprensione dei fenomeni acustici e al funzionamento degli strumenti musicali, aprendo la strada alla nascita dell'acustica, la scienza del suono, come disciplina scientifica. Chladni inventò un metodo innovativo per rendere visibili gli effetti delle onde sonore sulla materia fisica, dando vita così alla cimatica, lo studio degli effetti delle vibrazioni sonore sulla materia fisica.


Gli studi di Hans Jenny

Ispirato dagli esperimenti di Chladni, nel 1967 il dottor Hans Jenny, un medico svizzero fortemente influenzato dalle teorie antroposofiche di Rudolf Steiner, ha pubblicato il primo di due volumi intitolati "Kymatic". In quest'opera, Jenny espone la sua convinzione riguardo all'esistenza di una sottile forza attraverso la quale il suono plasma la materia.


Mentre Chladni aveva gettato le basi per questa ricerca, Jenny si rese conto che le condizioni degli esperimenti precedentemente condotti non permettevano una visione completa del fenomeno.


Per affrontare questa sfida, sviluppò un nuovo metodo basato sull'effetto piezoelettrico. Con il suo strumento innovativo, il "tonoscopio", Jenny riuscì a propagare la voce umana su lastre vibranti senza l'ausilio di dispositivi elettronici intermedi. Questo gli permise di osservare in tempo reale l'impatto fisico delle vibrazioni sonore, che creavano figure geometriche e schemi vibranti distinti nelle sostanze sperimentali, come polveri di licopodio e fluidi, applicate sulle lastre metalliche.


Manipolando la frequenza e l'ampiezza delle onde sonore, Jenny osservò la formazione di strutture sempre più complesse e dettagliate. Questo gli fece identificare tre principi d'azione fondamentali nel campo delle vibrazioni, che denominò "cinetico-dinamico", "figurativo-dinamico" e "periodico essenziale". Questi principi, secondo Jenny, rappresentavano un'unica entità, dove la periodicità svolgeva un ruolo centrale nella creazione e nel mantenimento dei fenomeni osservati.


Secondo Jenny queste strutture, che ricordano i Mandala Tibetani e altre forme ricorrenti in natura, sarebbero la manifestazione della forza invisibile del campo vibrazionale ed ogni forma conterrebbe le informazioni sulle vibrazioni che l'hanno generata.


Una delle scoperte più sorprendenti di Jenny fu l'osservazione che la vocalizzazione di mantra antichi come l'Ohm induceva la formazione di figure geometriche simili a simboli sacri. Questa osservazione solleva domande sulla conoscenza antica e la potenziale influenza delle "lingue sacre" sulla realtà fisica, suggerendo una possibile capacità di trasformare e influenzare la realtà attraverso il loro potere intrinseco.


Jenny sostenne poi che i fenomeni in gioco erano il potere generativo (la vibrazione di base), il movimento (potere dinamico) e la forma. L’interazione di queste tre forze crea un campo unico per ogni cosa esistente e ricorda le tre leggi della filosofia di Gurdjieff.


Inoltre, Jenny suggerì che la comprensione di come le frequenze sonore influenzino le strutture della materia potrebbe essere la chiave per comprendere e curare il corpo umano. Le sue scoperte hanno aperto nuove prospettive sulla relazione tra suono, forma e movimento, sottolineando l'importanza fondamentale delle vibrazioni nella creazione e nella manifestazione della realtà fisica.


Questi fenomeni fisici non solo trovano spiegazione nella fisica classica, ma aprono anche la strada alla ricerca di analogie tra intuizioni filosofico-religiose e concetti della fisica moderna. Si individuano parallelismi tra i fenomeni descritti dalla cimatica, la formulazione ondulatoria della meccanica quantistica e i processi che portano alla formazione delle strutture frattali.


La Cimatica e la Biologia

Ulteriori ricerche di Jenny rivelarono analogie sorprendenti tra le strutture formate dalle vibrazioni sonore e le forme cellulari degli organismi viventi, suggerendo che la vita stessa sia il risultato delle vibrazioni specifiche di ogni cellula.


Tutti i fenomeni osservati erano il prodotto di un campo più ampio, e qualsiasi cambiamento nella frequenza del campo vibrazionale alterava immediatamente i fenomeni osservati. Gli schemi, quindi, potevano essere compresi solo all’interno del loro ambiente e i modelli di forma erano un'espressione del movimento e del processo di energizzazione, dove la relazione “creato-creatura” era inscindibile.


Questo tipo di esperimenti permise a Jenny di produrre modelli vibrazionali in serie, di fotografarli e confrontarli, mostrando empiricamente come certe frequenze all'interno della gamma udibile potevano creare forme fluide, non solo nei liquidi, ma anche in polveri e paste viscose e come la materia inerte, animata dal suono, poteva assumere un movimento circolatorio analogo a quello degli organi del corpo e al complesso sistema fisiologico degli organismi viventi.


Jenny intuì che l’evoluzione biologica e la formazione della vita potessero originare quindi da una primordiale matrice energetica, in un moto altamente organizzato dalle pulsazioni periodiche del suono.


I suoi studi forniscono, ancora oggi, una solida base per l’applicazione del suono e della musica in terapia, laddove sono proprio le frequenze sonore a influenzare i campi d’informazione dei geni, delle cellule e delle varie strutture del corpo, regolando il sistema ormonale e immunologico, così da ripristinare la condizione metabolica.






Con lo studio della Cimatica si ha la prova che la vibrazione e il suono in particolare  genera e influenza la materia, la forma. Tutti gli studi e gli esperimenti condotti in questo campo confermano che ogni onda vibratoria è in collegamento con una forma nello spazio, da essa generata.


Se ogni suono, onda, movimento, pensiero, sentimento, creano forme, di conseguenza anche noi creiamo continuamente forme e siamo in grado di modellare la nostra realtà materiale.


"Guardate il Tutto e arriverete a nuove comprensioni sui principi universali della Natura" Hans Jenny.





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