Luglio biodinamico
Coltivare con la luna, il sole e un po’ di saggezza antica
Luglio è uno di quei mesi in cui la natura sembra esplodere di energia. Le piante crescono velocemente, i frutti maturano sotto il sole e chi coltiva sa bene che è il momento di rimboccarsi le maniche. Ma in agricoltura biodinamica, non ci si affida solo all’istinto o alla tradizione contadina: si ascoltano anche le stelle, la luna, e i ritmi profondi della terra. Luglio, infatti, è un mese ricchissimo di attività, che vanno ben oltre la semplice semina o raccolta
Non tutti i giorni sono uguali: il calendario biodinamico lo insegna
Uno degli strumenti fondamentali per chi pratica agricoltura biodinamica è il calendario delle semine. Ogni giorno viene associato a uno dei quattro “tipi” di attività: radice, foglia, fiore o frutto, in base alla posizione della luna rispetto alle costellazioni zodiacali.
Ad esempio:
- Se vuoi trapiantare delle lattughe estive (che sviluppano principalmente la parte fogliare), il momento migliore sarà una giornata “foglia”, come quando la luna è in Cancro o Pesci.
- Per raccogliere pomodori, zucchine o cetrioli con maggiore sapore e conservabilità, meglio scegliere un giorno “frutto”, con luna in Ariete o Sagittario.
- Se vuoi seminare carote, barbabietole o patate da raccogliere in autunno, un giorno “radice” (con luna in Vergine o Capricorno) darà risultati migliori.
Questi accorgimenti, seppur semplici, possono davvero fare la differenza nella qualità delle colture.
Preparati biodinamici: non semplici concimi, ma alleati silenziosi
Una pratica distintiva della biodinamica è l’uso dei preparati dinamizzati. A luglio si usano principalmente due:
- Il cornoletame (preparato 500): è una sorta di infuso di humus ottenuto dalla fermentazione di letame in un corno bovino, interrato durante l’inverno. Viene spruzzato sul terreno in gocce finissime, la sera, in giorni radice, per stimolare la fertilità profonda del suolo.
- ➤ Esempio: in una piccola azienda in provincia di Parma, dopo una settimana di piogge, il terreno di un campo di zucche era compatto e stanco. Il contadino ha scelto una sera con luna calante in Capricorno per distribuire il 500, e nel giro di pochi giorni ha notato un miglior assorbimento dell’acqua e un’accelerazione nella crescita delle piante.
- Il cornosilice (preparato 501): si prepara con polvere di quarzo affinata e interrata in corni bovini durante l’estate precedente. Si spruzza la mattina presto, in giorni fiore o frutto, per potenziare la luce nelle piante e aiutare la maturazione.
- ➤ Esempio: in un vigneto biodinamico nelle Langhe, il 501 viene spruzzato regolarmente ogni due settimane a luglio, all’alba, per rafforzare la buccia dell’uva e prevenire gli attacchi di oidio (un fungo molto comune nei periodi umidi).
Semine, trapianti e raccolti: cosa si fa in campo a luglio

Luglio è anche il momento in cui si pensa già al raccolto d’autunno e inverno. Dopo le prime raccolte di pomodori, fagiolini e melanzane, si può seminare in pieno campo:
- Lattughe tardive e cicorie per i raccolti di ottobre;
- Finocchi e cavoli per l’inizio dell’autunno;
- Carote e barbabietole, soprattutto in zone dove l’autunno arriva tardi.
Nel giardino di un’azienda biodinamica dell’Appennino bolognese, per esempio, a luglio si trapiantano le piantine di porro, in file fitte, tenendo conto dei giorni radice per garantire un buon sviluppo del bulbo.
Chi ha serre può sfruttare l’effetto termico residuo per seminare basilico o prezzemolo che si raccoglierà fino a novembre. Anche i fiori biodinamici – come calendule, nasturzi e tagete – si seminano a luglio per avere piante in fiore fino all’autunno, utili per attirare insetti impollinatori e tenere lontani parassiti.
Non solo campi: luglio è anche tempo di comunità
A luglio, per esempio, si tiene a Serramazzoni (MO) il Festival del Letame, un’occasione dove si parla di compost, rigenerazione del suolo, economia circolare e fertilità. Ma anche di arte, educazione e futuro.
Chi partecipa racconta di laboratori pratici, incontri con agricoltori, cene a base di prodotti biodinamici e momenti di confronto aperto. Per molti, è un modo per sentirsi parte di un cambiamento più grande, che parte dalla terra ma arriva alle nostre tavole e alle nostre scelte quotidiane.
Tu cosa farai a luglio? Scrivici nei commenti!