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La Comunicazione Vegetale: un Mondo di Connessioni e Collaborazioni

feb 16, 2024

La Straordinaria Comunicazione tra le Piante


La comunicazione è il processo attraverso il quale un essere vivente trasmette un messaggio ad un altro, seguendo un codice comune per la specie umana, o per una determinata specie animale o vegetale.


Nella nostra specie, essa si manifesta in forme diverse, includendo sia la comunicazione verbale, basata sul linguaggio, che quella non verbale, che riveste un ruolo di fondamentale importanza. Ad esempio, la prossemica, che analizza i movimenti e i gesti del corpo umano, ci mostra come spesso comunichiamo più attraverso il linguaggio del corpo che tramite le parole.


Nel mondo animale, la comunicazione avviene attraverso segnali visivi, olfattivi e sonori, utilizzati per segnalare per esempio un pericolo, attirare un partner durante il periodo riproduttivo e altro ancora.


La Comunicazione Vegetale

Nel misterioso regno vegetale, al di là della quiete apparente delle foreste e dei campi, si cela un incredibile mondo di comunicazione e collaborazione. La scienza ha da tempo scoperto che le piante non sono organismi isolati, ma si impegnano in un complesso dialogo tra loro e con l'ambiente circostante.


Le piante non si limitano a essere semplici spettatori del loro ambiente, ma sono attive partecipanti in un'interazione costante con altre piante, funghi e organismi del suolo.


La comunicazione quindi non è un'esclusiva degli esseri umani e degli animali; anche le piante si comunicano tra di loro utilizzando segnali visivi, come il colore dei fiori, e segnali olfattivi, come il profumo emesso per attrarre gli insetti impollinatori.


Recenti scoperte hanno rivelato che le piante utilizzano una vasta gamma di molecole chimiche per comunicare tra di loro, rilasciandole nell'aria o nell'acqua. Questo processo di emissione di molecole rappresenta il principale mezzo di comunicazione delle piante, analogo ai suoni per gli esseri umani.


Le piante possono anche comunicare attraverso il contatto tra le radici e la parte aerea o assumendo specifiche posizioni rispetto alle piante vicine. Ad esempio, durante la "fuga dall'ombra", competono per la luce e assumono diverse posizioni rispetto alle altre piante.


Un esempio notevole di comunicazione vegetale è la "timidezza delle chiome", un fenomeno in cui alcuni alberi evitano il contatto delle loro chiome con altre piante vicine. Tuttavia, non tutte le specie manifestano questo comportamento; alcune, come le Fagaceae, le Pinaceae e le Mirtaceae, mostrano una preferenza per mantenere una distanza dagli altri individui.


Le interazioni tra le piante evidenziano varie personalità, come collaborative, timide o aggressive, con sorprendenti somiglianze comportamentali rispetto al mondo animale. Inoltre, le piante manifestano comportamenti parentali, precedentemente attribuiti solo agli esseri viventi più complessi.


Un interessante esperimento condotto dal gruppo di ricerca del Prof. S. Mancuso ha evidenziato che le piante mostrano comportamenti diversi a seconda dell'ambiente in cui crescono. In un esperimento, sono stati piantati semi della stessa specie in un vaso e semi di specie diverse in un altro. Le piante nel primo vaso hanno mostrato una tendenza alla crescita aerea piuttosto che allo sviluppo di un apparato radicale, mentre quelle nel secondo hanno sviluppato apparati radicali più robusti per competere per il territorio e le risorse idriche.


Questi risultati indicano che le piante della stessa specie non competono tra loro e che possiedono un meccanismo di riconoscimento genetico che promuove comportamenti cooperativi.


La Comunicazione Chimica tra le Piante

Le recenti scoperte nel campo della botanica rivelano una straordinaria capacità delle piante di comunicare e rispondere al pericolo in modo coordinato.


Uno studio pubblicato su Nature Communications ha evidenziato che le piante ferite sono in grado di inviare segnali di avvertimento alle piante circostanti, innescando meccanismi di difesa condivisi.


Questo fenomeno ha catturato l'attenzione della comunità scientifica fin dal 1983, quando un esperimento pionieristico condotto su piante di salice ha rivelato la loro capacità di produrre sostanze chimiche in risposta agli attacchi degli insetti. Le piante coinvolte hanno cominciato a sintetizzare composti che rendevano le loro foglie indigeste per gli insetti, un segnale di difesa che si è esteso anche alle piante vicine e a quelle distanti fino a 30 metri, suggerendo la possibilità di una comunicazione chimica attraverso l'aria.


Decenni di ricerca successiva, che ha coinvolto varie specie vegetali tra cui senape e pomodoro, hanno confermato che le piante possono emettere composti organici volatili (VOCs) quando sono sotto attacco. Questi VOCs sono assorbiti dalle piante circostanti, scatenando risposte di difesa simili e preparandole a difendersi da futuri pericoli.


Oltre ai VOCs, le piante producono anche una vasta gamma di altre sostanze attive, inclusi gli ormoni. Ad esempio, l'auxina, un ormone chiave, viene sintetizzato nella sommità della pianta e si muove verso il basso, segnalando ai germogli la direzione corretta per la crescita.


Quando minacciata, la pianta deve reagire rapidamente per proteggersi dai predatori. In condizioni di stress, molte piante aumentano la produzione di acido jasmonico, un ormone che induce la sintesi di tossine difensive contro insetti e erbivori, contribuendo così alla loro sopravvivenza.


Altre Modalità di Comunicazione tra le Piante

Le piante dimostrano una straordinaria abilità nel rispondere all'ambiente attraverso ogni parte del loro corpo: radici, stelo, foglie, fiori e frutti.


Le foglie sono sensibili alla presenza di predatori, ai cambiamenti nella luce e persino ai suoni, mentre le radici percepiscono le condizioni del terreno, compresi i livelli di nutrienti, la presenza o meno di acqua e anche la presenza di potenziali minacce.


Un meccanismo di comunicazione affascinante è stato scoperto mediante l'uso di elettrodi posizionati su varie parti della pianta, che hanno rivelato segnali elettrici.


Si è osservato che quando una pianta viene danneggiata, emette segnali elettrici che possono essere trasmessi alle piante vicine quando sono in contatto tra loro. Questa forma di comunicazione elettrica-chimica permette alle piante di coordinare le proprie risposte alle minacce ambientali, come la limitazione della traspirazione a livello delle foglie in caso di siccità, per conservare il più possibile l'acqua.


Ricerche più recenti hanno portato alla scoperta che le piante, quando sottoposte a stress, emettono ultrasuoni che possono essere percepiti da insetti come le falene e da mammiferi come i pipistrelli e i topi. Gli scienziati stanno sfruttando questa conoscenza per sviluppare nuovi metodi di diagnosi, trattamento e monitoraggio delle piante a distanza, senza bisogno di un contatto diretto.


Questo approccio promettente potrebbe rivoluzionare la gestione delle coltivazioni e la conservazione delle piante, aprendo la strada a soluzioni più efficaci ed eco-sostenibili.


La Comunicazione tra le Piante all'interno del Bosco

Come precedentemente menzionato, le piante non solo rilasciano composti volatili nell'aria, ma anche nel terreno, avviando una comunicazione essenziale con i funghi sotterranei, prevalentemente presenti nei boschi, che si avvolgono attorno alle radici. Molti di questi funghi stabiliscono relazioni simbiotiche con le piante, fornendo loro sostanze nutrienti in cambio degli zuccheri prodotti durante la fotosintesi.


Ogni albero sviluppa relazioni con una varietà di funghi diversi, ciascuno interconnesso con altri alberi, creando così una rete micorrizica complessa e molto estesa. Quando i funghi entrano in contatto con le radici, avviene uno scambio di frammenti di RNA che modifica l'espressione genica nell'organismo ospite. Se il fungo è un alleato, comunica alla pianta che può crescere senza rischi, mentre se è un nemico, l'RNA sopprime l'espressione dei geni di difesa della pianta, agevolandone l'attacco.


All'interno di un bosco o di una foresta, le piante, e gli alberi in particolare, sono tutti interconnessi tramite una rete micorrizica che assomiglia alle reti neurali umane, formando un unico organismo vivente interconnesso e interdipendente. Questo intricato sistema di comunicazione e collaborazione consente alle piante di condividere risorse, informazioni e persino di fornirsi reciproco supporto, contribuendo alla resilienza e alla vitalità dell'ecosistema forestale.





In un mondo sempre più interconnesso e interdipendente, la comunicazione vegetale ci insegna l'importanza della collaborazione e della solidarietà. È un richiamo alla meraviglia e alla bellezza della natura, che continua a sorprenderci e ispirarci con la sua infinita complessità e intelligenza.




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