logo

Purificare il Fegato secondo Natura

apr 15, 2024

Un Aiuto dalla Natura per Purificare e Disintossicare il Fegato

La Depurazione del Fegato

Il fegato, la più grande ghiandola del corpo umano, svolge un ruolo cruciale sia nella secrezione endocrina che esocrina. Posizionato sotto il diaframma, tra il colon e lo stomaco, agisce come il principale filtro di depurazione dell'organismo, lavorando costantemente per metabolizzare le sostanze nutritive provenienti dal sangue, le quali sono essenziali per il funzionamento del corpo. Questo organo partecipa attivamente al metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei lipidi, oltre a svolgere un ruolo chiave nella sintesi di fattori di coagulazione e nell'accumulo di importanti sostanze come il glicogeno, la vitamina B12, il ferro e il rame.


Inoltre, il fegato è una parte vitale del sistema immunitario, ospitando numerose cellule specializzate che agiscono come un filtro contro gli antigeni dannosi. La sua funzione primaria è quella di eliminare le tossine e gli elementi nocivi dal flusso sanguigno, garantendo così la salute generale dell'organismo.


Il metabolismo dei farmaci è un'altra importante funzione del fegato, che contribuisce alla neutralizzazione e all'eliminazione di sostanze tossiche e dei loro residui. Tuttavia, questo processo può portare a rischi di intossicazione quando i metaboliti risultano più tossici dei composti originali.


Condizioni come alimentazione scorretta, eccesso di colesterolo, diabete e obesità possono compromettere la salute epatica. È fondamentale mantenere un regime alimentare equilibrato, limitando l'assunzione di grassi e zuccheri, per prevenire potenziali danni al fegato. L'infiammazione cellulare, causata da infezioni, sostanze chimiche o reazioni autoimmuni, può aggravare ulteriormente la situazione.


Nel contesto della fitoterapia, si utilizzano erbe e piante officinali per supportare la salute del fegato, facilitando la depurazione e proteggendolo dalle intossicazioni. Questo approccio è particolarmente importante durante la primavera, quando il corpo necessita di un maggiore sostegno per eliminare le tossine accumulate durante i mesi invernali.


Le Piante Officinali Utili per Purificare il Fegato

Le erbe officinali offrono diverse modalità di utilizzo per favorire la depurazione del fegato e il ripristino del benessere generale. Tisane, capsule e tinture madri sono solo alcune delle forme in cui queste piante possono essere preparate per il consumo.


Quando il fegato è intossicato o affaticato, il nostro metabolismo ne risente, influenzando negativamente il nostro stato di salute. I sintomi comuni includono sensazione di pesantezza, gonfiore addominale, acidità di stomaco, stipsi e altri disturbi. Per favorire la naturale disintossicazione del fegato, è essenziale mantenere un adeguato apporto di acqua durante il giorno, poiché l'idratazione è fondamentale per il corretto funzionamento del fegato e dei reni.


Le erbe amare sono particolarmente efficaci nel supportare le funzioni depurative del corpo e la salute del fegato. Tra le più note vi sono il tarassaco, con le sue proprietà purificanti, l’aloe vera, il carciofo, la curcuma, il boldo, la bardana e il cardo mariano.


Queste piante, grazie alle loro proprietà specifiche, agiscono in modo mirato per favorire il processo di disintossicazione e migliorare il funzionamento del fegato, contribuendo così al mantenimento del benessere generale.


Tarassaco (dente di leone o dente di cane)

Il tarassaco, un'erba perenne originaria dell'Europa, cresce rigoglioso in varie habitat, dai prati ai bordi delle strade fino ai boschi. In fitoterapia, la parte della pianta più utilizzata è la radice, spesso accompagnata dalle foglie.


Rinomato per le sue proprietà depurative, il tarassaco trova anche spazio in cucina, dove le sue foglie e i boccioli dei fiori vengono impiegati in svariate preparazioni. Le foglie, raccolte all'inizio della primavera quando sono ancora tenere, sono utilizzate per insalate, minestre, frittate e altre pietanze salutari. I boccioli, invece, trovano impiego nella preparazione di sottoaceti, offrendo un gusto simile ai capperi.


Ricco di inulina, lattoni sesquiterpenici, triterpeni, acidi fenolici, flavonoidi, sostanze amare, vitamine A, B, C e D, sali minerali - soprattutto potassio - e aminoacidi, il tarassaco offre una vasta gamma di proprietà terapeutiche. Tra queste, spiccano le sue azioni depurative e diuretiche, la capacità di stimolare la produzione di bile e di favorire la sua espulsione, nonché la sua azione antinfiammatoria e antiossidante. Grazie alla sua composizione, il tarassaco è particolarmente indicato per promuovere l'eliminazione delle tossine, proteggere il fegato e alleviare sintomi come l'insufficienza epatica, l'itterizia e i calcoli biliari.


Il tarassaco può essere assunto sotto forma di decotto, tintura madre o estratto secco, e viene consigliato ciclicamente durante l'anno per depurare fegato e reni, ridurre la ritenzione idrica, affrontare problemi digestivi e migliorare il metabolismo, specialmente in caso di sovrappeso e insufficienza epatica.

Aloe vera

Da secoli conosciuta per le sue virtù curative, questa pianta è una preziosa alleata nella disintossicazione dell'organismo, agendo sia contro le tossine provenienti dall'esterno che dall'interno e supportando la funzione depurativa di fegato, reni e sistema linfatico.


Inoltre, offre un'azione antinfiammatoria e cicatrizzante sui tessuti, contribuendo a ristabilire l'equilibrio del pH e della flora batterica intestinale. Questo doppio effetto favorisce una migliore digestione e assorbimento dei nutrienti, migliorando così la salute generale dell'organismo.

Carciofo

Il carciofo si conferma un valido alleato per la salute epatica grazie alle sue proprietà colagoghe, antiossidanti ed epatoprotettive. Questa pianta ricca di costituenti come gli acidi fenolici, i lattoni sesquiterpenici e i flavonoidi, dona al tipico sapore amaro. Le foglie del carciofo sono celebri da secoli per il loro potere di stimolare la produzione di bile, migliorandone la qualità e proteggendo nel contempo il fegato, promuovendo così una migliore funzionalità gastrointestinale ed epatica.


Originario della regione mediterranea, il carciofo è ampiamente coltivato, in particolare nel Centro-Sud Italia. Le sue virtù benefiche includono proprietà eupeptiche, epatorenali, ipocolesterolemizzanti e ipoglicemiche. In fitoterapia, il carciofo viene utilizzato sotto forma di tintura madre o decotto delle foglie per esercitare un'azione depurativa a livello epato-renale.


Questo rimedio si rivela particolarmente efficace nei casi di ipercolesterolemia, iperglicemia, ritenzione idrica e disfunzioni epatiche e renali, consolidando così il suo ruolo come preziosa risorsa per la salute e il benessere.

Curcuma

Le proprietà benefiche della radice di questa pianta comprendono un'azione coleretica, antinfiammatoria ed epatoprotettiva, grazie alla presenza di curcuminoidi e olio essenziale. Questi componenti attivi stimolano la secrezione della bile, contribuendo così alla sintesi dei grassi e alla salute del fegato.


(per approfondimenti: https://www.mikael.it/la-curcuma-una-spezia-preziosa)

Boldo

Le foglie del boldo sono rinomate per la loro capacità di favorire la fluidificazione della bile, riducendo la sua viscosità.


Questo effetto benefico è dovuto agli alcaloidi isochinolinici presenti, con particolare rilevanza della boldina. Tale principio attivo agisce come un potente antiossidante, proteggendo le cellule epatiche e manifestando anche un'azione positiva a livello cardiovascolare, dove si evidenzia per la sua capacità di inibire l'aggregazione piastrinica e favorire la vasodilatazione.


In ambito fitoterapico, il boldo è un rimedio di elezione per affrontare disturbi dispeptici di origine epatobiliare, oltre a essere impiegato per trattare disturbi epatici e svolgere un ruolo di supporto nel trattamento della stitichezza. Grazie alle sue proprietà versatile, il boldo si conferma un prezioso alleato per la salute digestiva e epatica.

Bardana

La bardana, una pianta officinale dalla lunga storia di utilizzo, ha recentemente visto confermate le sue proprietà attraverso studi approfonditi. Questa pianta è diffusa sia nelle pianure che in montagna, spesso incontrata in prati incolti, lungo i margini dei sentieri e presso i muri delle vecchie case.


In fitoterapia, la bardana è apprezzata per le sue molteplici virtù depurative, ipoglicemiche, ipocolesterolemizzanti, lassative e antireumatiche. Le parti utilizzate sono sia le radici che le foglie. La radice, ricca di lignani, vitamine del complesso B, amminoacidi, oligoelementi, sostanze amare, tannini e resine, è particolarmente nota per la sua elevata concentrazione di inulina, che favorisce il drenaggio e la purificazione del sangue, aiutando l'organismo nell'eliminazione delle tossine prodotte durante le diverse reazioni metaboliche.


Nel campo cosmetico, l'olio di bardana è ampiamente impiegato come rimedio naturale per la depurazione della pelle grassa e impura, come nel caso di acne e brufoli. Utilizzato in decotto, può essere applicato come impacco o come acqua di risciacquo per favorire il benessere dei capelli. Le foglie più robuste possono anche essere utilizzate in cucina, lessate insieme ad altre verdure.


Le proprietà terapeutiche della bardana derivano dalla sua composizione, che include inulina, acidi fenolici, olio essenziale, acido arctico, acido guanidico-N-butirrico (con azione ipoglicemizzante) e mucillagini. Tra le principali proprietà benefiche della bardana troviamo la sua azione depurativa e stimolante sulla funzionalità epatica, ipoglicemizzante, diuretica e antisettica.


La bardana viene somministrata sotto forma di tintura madre o decotto di radice, sia per uso interno che esterno. È particolarmente utile in caso di acne, foruncoli, dermatite, eczema, gotta, alti livelli di acido urico, diabete, calcoli renali e reumatismi.

Cardo mariano

Secondo la tradizione popolare, si dice che le macchie bianche sulle foglie del cardo mariano siano rimaste dal latte versato dal seno di Maria durante la fuga in Egitto, da cui il nome "mariano". Le sue virtù furono descritte per la prima volta da Andrea Mattioli nel 1554, che ne sottolineò le proprietà colagoghe e diuretiche. Nel corso del 1800, iniziarono ad essere riconosciute anche le sue proprietà antiemorragiche e ipotensive. Le radici del cardo mariano mostrano un'attività diuretica e antifebbrile, mentre le foglie, più amare, favoriscono la digestione.


Ma è soprattutto nei suoi frutti (spesso erroneamente chiamati semi) che si concentrano le proprietà più interessanti di questa pianta. Questi confermano la loro azione disintossicante e protettiva del fegato, rendendo il cardo mariano un'importante risorsa in erboristeria.


Il cardo mariano cresce spontaneamente in tutta Italia, particolarmente abbondante nel Centro-Sud, e si trova comunemente lungo i margini delle strade e nei terreni incolti, preferibilmente su terreni pietrosi e aridi.


In fitoterapia, si utilizzano i frutti, mentre in cosmetica estratti di cardo mariano o silimarina vengono impiegati per la preparazione di creme anti-age, grazie alle loro note proprietà antiossidanti. La pianta è spesso anche un ingrediente aromatico e aperitivo per la creazione di liquori. I capolini di cardo mariano, invece, arricchiscono numerose ricette popolari con il loro caratteristico gusto amarognolo.


Tra i principali componenti del cardo mariano troviamo i flavolignani (come la silimarina, silibina, silidianina, silicristina), acidi grassi come l'acido linoleico, oleico e palmitico, tocoferolo, steroli, olio essenziale, proteine, tiramina, mucillagini e flavonoidi come apigenina, kemferolo e quercetolo. Grazie a questa ricca composizione, il cardo mariano si rivela epatoprotettivo, depurativo, disintossicante, antiossidante, digestivo, ipotensivo e leggermente antispastico ed antiemorragico.


Per l'assunzione, il cardo mariano può essere preparato sotto forma di infuso, estratto secco o tintura madre ed è particolarmente utile in caso di fegato grasso, rallentata digestione e ipotensione arteriosa. Nella medicina popolare, è considerato da sempre un tonico e protettore epatico, grazie soprattutto alla presenza della silimarina, che ha dimostrato di possedere notevoli proprietà antiossidanti, utili per prevenire l'ossidazione dei lipidi e la distruzione delle membrane cellulari.



Altri Rimedi Utilizzati per la Purificazione del Fegato

Anche se meno conosciute in ambito fitoterapico, altre erbe offrono prezioso sostegno al fegato. Tra queste, troviamo la sofora, la liquirizia e la picrorhiza.


Particolarmente utili per la salute epatica sono i fosfolipidi della soia, consigliati per alleviare il senso di pressione a livello del fegato, le epatiti croniche e i disturbi epatici di origine tossica o nutrizionale.


Tra i gemmoderivati, spiccano alcune specie:


  • Juniperus Communis: questo gemmoderivato del Ginepro è un rimedio eccellente per il fegato, poiché favorisce tutte le sue funzioni. È impiegato per disintossicare l'organo dopo terapie con farmaci pesanti ed è indicato in caso di insufficienza epatica, cirrosi, itteri, coliche ed epatiti.


  • Rosmarinus Officinalis: il gemmoderivato del Rosmarino, estratto dai giovani germogli, agisce rigenerando le cellule epatiche. È spesso utilizzato per lenire le coliche epatiche, trattare la cirrosi e affrontare le varie forme di epatite.


  • Juglans Regia: questo gemmoderivato del Noce, ottenuto dalle gemme fresche, facilita l'eliminazione del colesterolo e ha azione depurativa, antinfiammatoria e antibatterica. È impiegato nel trattamento di affezioni virali epatiche e nell'insufficienza pancreatica.


  • Corylus Avellana: il gemmoderivato del Nocciolo, estratto dalle gemme fresche, è utile nelle situazioni di insufficienza epatica, cirrosi e patologie epatiche croniche, poiché esercita un'azione anti-cirrotica e tonifica il tessuto epatico superficiale.




È essenziale consultare il proprio medico e un professionista esperto in fitoterapia prima di iniziare qualsiasi trattamento a base di erbe, soprattutto se si stanno assumendo farmaci.







Richiedi Info
05 mag, 2024
Massoterapia: L'Arte del Benessere attraverso il Tocco
03 mag, 2024
Antichi Testi e Tesori Nascosti 
L'Acqua: messaggera e custode di informazioni.
26 apr, 2024
L'acqua, essenziale per la vita, costituisce la maggior parte del nostro pianeta e del nostro corpo. Le sue proprietà straordinarie, studiate da scienziati come Szent-Gyorgyi e Pollack, includono una "quarta fase" con implicazioni significative per i sistemi biologici. Queste scoperte aprono la strada a nuove applicazioni, dalla purificazione dell'acqua alla medicina. Inoltre, recenti ricerche hanno rivelato la memoria dell'acqua, un fenomeno affascinante che può influenzare la salute e il benessere umano. Questa prospettiva si amplia ulteriormente con la scoperta che l'acqua potrebbe essere veicolo di informazioni Cosmiche. Queste nuove conoscenze ci possono portare a una comprensione più profonda della nostra realtà e di noi stessi.
Altri post
Share by: