Il regalo celeste del 2025
La cometa C/2024 G3 (ATLAS)

Il 2025 ci ha fatto un regalo dal profondo dello spazio: una cometa brillante e spettacolare, tanto da poter essere ammirata persino a occhio nudo. Si chiama C/2024 G3 (ATLAS), ed è stata senza dubbio la protagonista del cielo di quest’anno. Un evento raro, affascinante e... irripetibile per molte generazioni!
Dalle profondità del Sistema Solare
Tutto è cominciato nell’aprile del 2024, quando un telescopio del sistema ATLAS, in Cile, ha individuato un oggetto luminoso che si muoveva lentamente nello spazio. Gli astronomi hanno presto capito che si trattava di una cometa proveniente dalla lontanissima Nube di Oort, una specie di “ghiacciato serbatoio cosmico” che circonda il Sistema Solare.
La sua orbita è davvero estrema: inclinata, allungata e con un perielio (cioè il punto più vicino al Sole) davvero ravvicinato — appena 13 milioni e mezzo di chilometri! Quando lo ha raggiunto, il 13 gennaio 2025, ha brillato nel cielo con una luminosità paragonabile a quella del pianeta Venere. Un vero spettacolo.
Un ospite raro, e di passaggio
C/2024 G3 non è una cometa qualunque: gli astronomi stimano che il suo periodo orbitale (cioè il tempo che impiega per fare un giro completo attorno al Sole) sia compreso tra 160.000 e 600.000 anni. In pratica, è la prima e l’ultima volta che possiamo vederla passare
Un’occasione unica per chi si trovava nel posto giusto
Anche se era luminosa, non tutti hanno potuto ammirarla facilmente. Il motivo? Era troppo vicina al Sole nel cielo, rendendo le osservazioni difficili, soprattutto nell’emisfero nord. Ma chi si trovava nell’emisfero sud — Australia, Cile, Sudafrica — ha avuto uno spettacolo grandioso, soprattutto al tramonto e all’alba.
In Italia, invece, abbiamo dovuto accontentarci di una visibilità molto limitata, in alcuni brevi momenti dopo il tramonto, e con condizioni atmosferiche perfette.
Si è disgregata, ma ha lasciato il segno
Verso la fine di gennaio, qualcosa è cambiato. Un fotografo ungherese, Lionel Majzik, ha notato che la chioma (la parte “soffice” attorno al nucleo) stava scomparendo, mentre la coda diventava sempre più lunga e brillante. Questo ha fatto pensare che il nucleo si fosse frantumato sotto il calore del Sole, trasformandosi in una "cometa senza testa" — un po’ come successe con la Cometa Lovejoy nel 2011.
Un fenomeno da immortalare
Fortunatamente, C/2024 G3 è stata fotografata e studiata in ogni modo possibile. Una delle immagini più suggestive è arrivata dalla Stazione Spaziale Internazionale, dove un astronauta è riuscito a catturarla proprio mentre si avvicinava al Sole. Anche i telescopi spaziali SOHO e STEREO l’hanno seguita, regalandoci dati preziosi su come evolvono queste comete in prossimità della nostra stella.
Come seguirla (e come seguire le prossime)
Per chi ama guardare il cielo, ci sono diverse risorse utili. App come Sky Tonight ti aiutano a localizzare oggetti celesti in tempo reale. Siti come TheSkyLive offrono mappe dettagliate e previsioni di visibilità per qualsiasi punto sulla Terra.
Rivivi la cometa in video
E...