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Neuroscienze: cervello, mente e coscienza

gen 05, 2024

Nuove frontiere nelle Neuroscienze

Grazie alle ricerche scientifiche nel campo delle Neuroscienze degli ultimi anni si sono scoperte nuove realtà sul cervello, la mente e la coscienza. Il cervello si sta rivelando un organo sempre più straordinario, e la scienza deve però ancora rispondere a molti interrogativi riguardo i misteri legati alla mente e alla coscienza. Anche se nuove aperture si stanno delineando in questo campo.



Il cervello: questo sconosciuto?

Il cervello è l’organo più complesso del corpo umano ed è la nostra “centrale operativa” che ci permette di svolgere diverse attività come il movimento e il linguaggio. Esso comprende circa 100 miliardi di neuroni e 100 trilioni di connessioni sinaptiche.


Negli ultimi anni grazie alla metodica del “brain imaging” le neuroscienze hanno fatto enormi passi avanti nella conoscenza del funzionamento del cervello.

Queste nuove metodiche ci permettono da una parte  di effettuare diagnosi mediche e dall'altra ci danno anche una nuova visione dell’uomo. Ci permettono per esempio di determinare le zone che si attivano durante un’azione o un determinato processo mentale, oltre che andare in profondità nei nostri stati d’animo.



La neuroplasticità del cervello

Le ultime ricerche sul cervello dimostrano che è un organo in continua trasformazione andando quindi a rivoluzionare le credenze di qualche anno fa in cui si pensava che fosse immutabile. Queste ricerche hanno quindi dimostrato che il cervello è estremamente plastico e si modella e rimodella continuamente nella sua interazione con l’ambiente circostante e le esperienze di vita.


Inoltre, contrariamente a quello che si è sempre creduto, le cellule nervose (i neuroni) sono in grado di rigenerarsi sia durante lo sviluppo sia in età adulta. Questo indica che si possono formare nuove connessioni sinaptiche durante tutta la vita.


Un ambiente stimolante modifica le connessioni neurali portando a conoscenza, apprendimento e una maggiore attività cerebrale. Il cervello si modifica anche in risposta ad esperienze negative, ansia, stress e conflitti interpersonali.


Esperimenti condotti in laboratorio sul comportamento di ratti e piccioni per esempio hanno dimostrato che punizioni e rimproveri sono controproducenti. Così come anche per esempio un insegnante che tende a rimproverare sempre i suoi alunni o è ansioso o depresso può influenzare negativamente i suoi studenti a livello mentale, emotivo e sociale.


Per contro il rapporto positivo tra una madre e suo figlio genera stati mentali di benessere e stimola la produzione di sostanze che portano gratificazione e piacere.



Mente e coscienza secondo le neuroscienze

I neuroscienziati non sono ancora del tutto concordi nel definire la mente e la coscienza, o anche su cosa siano i disturbi del sonno, la depressione o altre patologie nervose e mentali.

Sono ancora molti gli interrogativi che attendono risposte. Per molti scienziati mente e coscienza sono semplicemente il prodotto di segnali elettrici chimici del cervello. La mente, la coscienza e il cervello sono quindi la stessa cosa.



Ma è veramente così? Se esiste solo la materia, come può questa comprendere se stessa, la mente e la coscienza?

Secondo altri scienziati la materia non potrà mai produrre stati d’animo, sentimenti ed emozioni, compassione, amore ed empatia. Un computer per quanto possa essere sofisticato non potrà mai sviluppare pensieri, sentimenti, emozioni, dubbi, avere percezioni che possono esistere solo nell’essere umano e i viventi, che quindi non è fatto di solo corpo fisico e tutto ciò che esiste non può avere origine solo nel mondo fisico!


La realtà non può essere quindi spiegata esclusivamente come prodotto della materia, c’è molto di più.

Secondo diversi neuroscienziati, quindi non si può definire l’essere umano solo come un corpo fisico. In noi vi è una realtà interiore, un sentire che ci rende umani. Ma tutto questo ancora non è “dimostrabile” dal punto di vista scientifico.


La sfida attuale della ricerca nelle Neuroscienze consiste quindi nel gettare luce su questi intricati rapporti tra cervello, mente e coscienza, superando le barriere delle attuali conoscenze scientifiche e aprendo la strada a una comprensione più approfondita della complessità umana!




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