Coltivare il Pomodoro con la Biodinamica
Guida Pratica e Filosofia della Terra

Coltivare pomodori secondo i principi della biodinamica non significa solo ottenere frutti saporiti e sani: è un gesto di rispetto verso la terra, un modo per entrare in sintonia con i ritmi naturali e favorire la vitalità dell’intero ecosistema agricolo. Questo approccio, ispirato dagli insegnamenti di Rudolf Steiner, unisce pratiche agricole sostenibili a una visione spirituale del suolo come organismo vivente.
Preparare il terreno: il primo gesto di cura
La salute del pomodoro comincia nel suolo. In biodinamica si lavora per avere un terreno vivo e fertile, ricco di humus e microrganismi. Si utilizzano:
- Compost biodinamico ben maturato
- Preparato 500 (cornoletame): stimola la vita microbica e la struttura del terreno
- Fladen: favorisce la coesione del suolo e il nutrimento progressivo
Si sconsiglia l’uso di concimi chimici o ammendanti sintetici. Il sovescio (colture da interrare come leguminose e graminacee) è una pratica molto apprezzata per arricchire naturalmente il terreno.
Il momento giusto: seguire il calendario lunare
In biodinamica, il “quando” è importante quanto il “come”. La semina, il trapianto e le principali lavorazioni si effettuano seguendo il calendario delle fasi lunari e delle costellazioni:
- Giorni di frutto: ideali per colture come il pomodoro
- Trapianti al tramonto: meno stress per le piantine
- Bagni radicali con il preparato 500K: per rafforzare l’apparato radicale al momento del trapianto
Scelta delle varietà: tradizione e adattamento
La biodinamica valorizza la biodiversità. Per questo si scelgono varietà locali, rustiche, ben adattate al clima e più resistenti alle malattie. I semi autoprodotti o provenienti da colture biodinamiche certificati Demeter sono preferibili, perché conservano l’equilibrio genetico e la memoria del territorio
Cura quotidiana: acqua, sole e attenzione
Il pomodoro ha bisogno di cure regolari ma equilibrate:
- Irrigazione: moderata e regolare, evitando ristagni
- Pacciamatura: paglia o foglie secche aiutano a trattenere l’umidità e limitano le infestanti
- Potatura (scacchiatura): rimuovere i germogli ascellari per favorire una crescita ordinata e produttiva
- Tutori naturali: canne di bambù o rami di salice per sostenere le piante
Difesa naturale: prevenire è meglio che curare
Niente pesticidi, ma tanti alleati naturali:
- Decotti e macerati: ortica (per rinforzare), equiseto (contro i funghi), propoli (antibatterico)
- Preparato 501 (cornosilice): spruzzato in fasi di crescita e maturazione, aiuta la pianta ad assorbire meglio la luce solare e rinforza i tessuti
- Rotazioni colturali: evitare di piantare pomodori sempre nello stesso posto, per non esaurire il suolo e limitare le malattie
Consociazioni amiche
In biodinamica si promuove la biodiversità anche nell’orto. Il pomodoro si associa bene con:
- Sedano
- Basilico
- Carote
Queste consociazioni favoriscono la crescita e aiutano a tenere lontani insetti dannosi.
Hai provato o intendi provare a coltivare qualche piantina di pomodoro? Scrivici un commento!